Come sopravvivere alle manie di acquisto compulsivo di make-up: smaltimenti, preferiti e riflessioni di febbraio

 

Prodotti finiti

Il mio silenzio riguardo la mia lotta senza quartiere alla razionalizzazione di una collezione di makeup e skincare che quasi prende vita da sola, continua. Il mio cestino dei prodotti finiti questo mese langue un po’ (vanta solo 5 prodotti finiti), ma tutti buoni.

Ma vediamoli con ordine:

  • Struccante Garnier Occhi Express 2 in 1 

Credo di aver già accennato da qualche parte che si tratta del mio struccante occhi preferito: performante come un prodotto di fascia alta, toglie tutto il trucco con poche passate, senza sfregare gli occhi o consumarne ettolitri. Lo compro e lo ricompro e, sebbene ogni tanto mi affidi a prodotti similari della Venus, di L’Oreal o, perché no, completamente bio, sempre qui torno.

 

Ecco. Parliamone. La crema che vedete in foto è un 15 ml comprato in un cofanetto con altri prodotti, tra cui una full size. Vi rimando a tutto il discorso già fatto sui cofanetti e la loro utilità per noi addicted che vogliamo sempre provare prodotti nuovi pur dovendo combattere con bilanci ed altre spese. La crema, ad ogni modo, è validissima e bellissima. La pelle del mio viso è distesa e compatta nonostante in questo mese abbia avuto orari osceni e mi sia stressata in modo inverosimile. Se la troverò nuovamente in cofanetti convenienti l’acquisterò senz’altro, avendola trovata un prodotto validissimo.

 

Non è che sono pazza e ho due matite dello stesso colore, beninteso. Entrambe le trovai in una delle mille palette del brand acquistate sull’onda dell’entusiasmo (ragionevole, per carità) derivante dall’approdo della Urban Decay sulle sponde italiche. Che dire? Sono matite universalmente riconosciute come meravigliose: la mina è morbida, i colori sono vibranti e belli, durano tantissimo anche nella rima interna dell’occhio. Bourbon, poi, è un colore meraviglioso: un marrone medio, caldo, con microglitter argentati e dorati. Io le usavo o sulla rima inferiore dell’occhio, leggermente sfumata, oppure nella piega esterna. A volte, su trucchi sui toni neutrali, la utilizzavo come base.

bourbon urban decay swatch close up

  • Latte detergente Vichy – linea Pureté Thermale, in parafarmacia.

Che aggiungere? Il suo lavoro lo fa, e bene anche, e mi piace tutta la linea proposta da questa casa francese quindi lo ricomprerò senz’altro.

Prodotti preferiti

Devo essere profondamente invisa a qualche divinità perché, dopo avervi espresso il mio amore incondizionato per i rossetti, sono stata settimane – e non esagero, settimane, con le labbra totalmente distrutte. Quindi, giocoforza, ho recuperato i rossetti rossi solo da qualche giorno.

  • Burro cacao al cocco della Hurraw.

Non ricordo con precisione questo prodotto perché l’ho acquistato diversi mesi fa e, come tutti i burri bio, mi dura letteralmente una vita. Adoro l’odore ed il sapore di cocco e l’idratazione che concede alle mie labbra ora tornate umane.

balsamo labbra hurraw

  • ombretto Marvel M.A.C. (limited edition)

Mi sono truccata spesso gli occhi con l’ombretto viola – mio amatissimo: il colore prescelto è una limited edition di M.A.C., Marvel, un bellissimo viola in base blu, frost.

New entry

  • Le matite occhi di Estee Lauder, le mitiche Double wear stay in place: la blu, Sapphire, la indosso quasi tutti i giorni e ho preso anche la viola, la Night Violet.

estee lauder matita night violet

Perché ti ho comprato? Delusioni e dintorni

  • In queste lunghe giornate con le labbra nude, ho riscoperto alcuni prodotti di M.A.C. cosmetics: mi riferisco ai gloss, in particolare ai lipglass. Ora, ad onor del vero, sono andata davvero a raschiare in fondo al cassetto: i lipglass di M.A.C. non sono confortevoli e piacevoli. Appiccicosi e pieni di brillantini, la loro formula poteva essere interessante alcuni anni fa: non certo oggi, che molti brand hanno rivisto le vecchie formulazioni per creare prodotti confortevoli sulle labbra e non appiccicosi.

mac dazzleglass she zam e date night

  • Io adoro Neve Cosmetics. Davvero. Se vi facessi un post con tutte le cose che posseggo di questo brand, a metà vi stufereste. Uso perfettina da anni, adoro il flat perfection, i loro blush in polvere, le palette di ombretti e i pennelli. Ritengo sia la casa di prodotti bio per makeup più interessante degli ultimi anni, l’unica con prodotti abbastanza performanti – assieme a Nabla, da essere presa in considerazione da me, nostra signora della pignoleria, che se mette un prodotto frega niente se è bio oppure no, deve essere perfetto, confortevole, durevole. E qui arriva il nodo. Ho comprato il blush garden di Neve Cosmetics nel colore Sunday Rose – bellissimo. Ma non mi è piaciuto come avrebbe dovuto, mi aspettavo molto di più. Adoro il packaging e la confezione – bellissimi, davvero, così come il colore, ma l’applicazione non è delle più immediate. Per farlo durare sul viso bisogna lavorarlo tantissimo. La sua formula compatta fa sì che si stenda meglio con un pennello a setole sintetiche e, in quel caso, sfumando molto, si ottiene un risultato bello e durevole. Applicato con le dita, a mo’ di ritocco, fa un effetto macchia che non mi piace e svanisce dopo poco, inoltre è difficile da lavorare. Nonostante la confezione sia deliziosamente piccola e si presti ad essere portata in giro, dunque, la difficoltà nell’applicazione non lo rende uno dei miei prodotti preferiti. Preferisco i cari vecchi blush in polvere – alcuni di Neve, tra l’altro, sono i miei preferiti, come lo stupendo Ikebana. Non può essere una bocciatura tout court, ovviamente, ma l’entusiasmo per questo prodotto, una volta avuto tra le mani si è un po’ affievolito

In attesa di nuovo shopping e nuove considerazioni, vi lascio.

Claudia

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