O city di O bag: Urban Lifestyle 2016

Le vetrine di O Bag si sono riempite in queste ultime settimane di un nuovo prodotto ideato dalla casa padovana: le O city. La nuova borsa balza subito all’occhio perché è diversa, presenta una nuova forma, inusuale per il brand. Le Cicale, neanche a dirvelo, l’hanno subito notata. E hanno iniziato a farsi film su come potrebbero indossarla, e comporla e sui pro e i contro di un possibile acquisto. Curiose, compulsive e fameliche come sempre.

O bag O city cicale chic

Il catalogo di O bag va dunque ad arricchirsi, con un modello che di sicuro piacerà alle affezionate ma che, con altissime probabilità  – stimate attraverso le chiacchiere delle Cicale stesse -, fungerà da esca per nuove consumatrici. Vediamo perché.

La O city in confronto agli altri modelli O bag: una nuova forma

La O city presenta quasi tutte le caratteristiche e le possibilità comuni alle altre borse O bag che hanno decretato il successo di una serie di prodotti sul mercato “soltanto” da circa 6 anni. L’azienda inizia infatti la produzione con gli orologi O clock nel 2009 e poco dopo passa alle borse, vero motivo del successo planetario del brand.

Lo abbiamo già detto: sono pratiche, capienti, colorate, componibili. Ogni acquirente può creare un pezzo veramente originale e può cambiarne i componenti a suo piacimento. Quando si ha voglia di qualcosa di nuovo, di un tocco di colore, o di una sfumatura si possono cambiare i manici o il bordo oppure, in base all’outfit e alla situazione d’uso, si possono scegliere varie tonalità per la sacca interna, o aggiungere charm e tracolle.

Come tutte le borse O bag, infatti, anche della O city è possibile scegliere:

  • La scocca: in gomma eva, una gomma dai colori decisi e piacevoli che non si macchia (così dicono) e che dà un bell’effetto passepartout. Ho visto O bag indossate con outfit molto eleganti, altre volte su stili casual e sportivi. La consistenza e la superficie del materiale che contraddistingue queste borse non andavano a cozzare con nessuna fantasia o tessuto.
  • I manici: corti, da portare a mano, o tracolle. A mio parere sono veramente loro i grandi protagonisti della borsa, quelli che riescono a darle un tocco e un carattere di volta in volta diverso. Provate: entrate in un negozio o bag, scegliete una scocca e due manici diversi e fateli provare. Vi sembrerà realmente di avere due borse diverse, perché determinano il modo di portare la borsa. E così, fanno più di quanto qualsiasi bordo sia nella possibilità di fare
  • Il bordo: dopo una bella sviolinata sui manici non sono forse la persona più adatta a parlare dei bordi. Ma anche loro, a dire il vero, forniscono un tocco unico a moltissime delle O bag che mi è capitato di vedere. Pellicciotti, fiori, pois, tinte unite, tessuti vari. è stata data la forma di bordo a tutto lo scibile, praticamente. A me personalmente pochi fanno impazzire e, per la mia O bag, probabilmente mi asterrei dal comprarlo, almeno in prima battuta.
  • La sacca interna: si tratta di una semplice pochette, che rende ancora più pratico l’utilizzo della borsa. Ne esistono in tessuto, in tartan, in velluto e nelle fantasie più varie. Questo permette all’ennesimo accessorio di rendersi protagonista e di caratterizza la borsa che lo sfoggia in un pezzo unico, giocando con gli stili.
  • La pattina: finora accessorio imprescindibile dalle O pocket. Ne esistono di glitterate, etniche, in ecopelle, multicolor.

A differenza delle altre borse, la O city si distingue per la forma boxy, un bauletto dalle linee semplici e decise. Ideata per la vita in città si adatta perfettamente a chi, come noi Cicale, mette di tutto in borsa. Guardandola dalla vetrina, infatti, colpisce in particolare per la grazia ma poi, entrando in negozio e maneggiandola, ci si accorge anche di quanto sia spaziosa e pratica. La forma squadrata permette di inserire oggetti a volontà, fino in profondità. Le Cicale, commentandola, hanno previsto che i libri ci entrano benissimo. E questo già le soddisfa abbastanza.

La mia O city dei sogni

L’ho vista, già bella e pronta, in una vetrina. Toni del marrone, prezzo inferiore (di poco) ai 100 euro. Mi sembra perfetta, sia in estate con un bel sandalo e una gonna lunga gipsy style che in inverno, con un maglioncino bianco  caldamente natalizio , dei classici blu jeans e uno stivale a tronchetto. Mi piace questo stile vagamente country sul quale metterei anche accessori fiorati, che ne esalterebbero il richiamo alla natura e che spiccherebbero. Sogni di Cicala.

o city o bag

Ma le Cicale sognano sempre in modo maniacale, progettando e mettendo nero su bianco quello che potrebbe essere. Per questo motivo, schematizzo ciò che ho pensato e su cui ho riflettuto, perché anche lo shopping virtuale è una cosa seria, serissima. La mia O city avrebbe più o meno questo aspetto che, in assenza di foto, vi prego di realizzare nella mente, utilizzando la vostra fervida fantasia:

  • Scocca: color sabbia. Mi piace moltissimo, innanzitutto
  • Manici: lunghi e marroni. I manici lunghi sono la vera novità della O city. Mi piacciono moltissimo, innanzitutto perché ho poche borse con il manico lungo. I miei occhi li gradiscono molto, penso che diano ad ogni borsa un tocco particolare, e mi piace come fanno cadere il corpo della borsa sui fianchi. Unico difetto: il manico lungo permette alla borsa di essere portata solo e solamente in quel modo. Ed è per questo che poi, quasi sempre, compro borse con manico corto, che permette di portarle a mano, e tracolla, per il cambio di posizione.
  • Sacca interna: marrone. In contrasto con la scocca sarebbe l’elemento adatto a mettere ordine nella mia borsa e, volendo, riutilizzabile in altre.
  • Cover a doppia zip: marrone scamosciato. O bag O city Chiusura DoppiaSi tratta di quella parte che funge da chiusura, che permette alla borsa di restare totalmente chiusa e, in questo modo, di essere, almeno in apparenza, più sicura e ordinata. È deliziosa, dà un tocco di eleganza alla borsa, che altrimenti sarebbe molto più anonima.
  • Patta: no. Non farebbe parte della mia borsa perché, prima di tutto, entrerebbe troppo in contrasto con la cover a doppia zip. Anzi, diciamo che la convivenza sarebbe proprio impossibile. Inoltre, non mi piace moltissimo neanche l’accostamento con alcune sacche. Vedendone alcune così fatte, mi sono sembrate “chiuse” ma in senso negativo. Soprattutto in alcuni colori (e le tonalità del marrone in particolare) la O city, altrimenti graziosa e dall’aspetto pacato, si appesantisce e somiglia molto più a tutte le borse di altre marche che si vedono in giro, quelle più classiche. Preferisco la cover a doppia zip, più particolare.

 

Bene, la borsa è fatta. Ora, chi me la regala?

Sempre vostra,

Sara

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