Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: recensione

Ormai si è ben capito, alle Cicale piacciono Chris Hemsworth e Tom Hiddleston e, in preda a un tardivo fangirlismo, le due pulzelle seguono i loro beniamini in ogni dove. E per ogni dove intendiamo: cinema, blog, varie testate web, video, film e telefilm prevalentemente in streaming o delinquentemente scaricati. E cinema, ovviamente. Così, a inizio aprile non sono riuscite per nulla ad esimersi dalla visione de Il cacciatore e la regina di ghiaccio, ultima fatica dell’australiano Chris.

Il film è lo spin off di Biancaneve, opera che le Cicale avevano visto e apprezzato e nel quale il bel Chris si era fatto spazio con forza nei loro palpitanti cuoricini di fanciulle. Oh, il cacciatore che aiuta Biancaneve, con quello sguardo magnetico e quelle spalle. Oh, che uomo onesto, fedele e affidabile. Oh, che magnifico guerriero. Oh, Chris!

il cacciatore e la regina di ghiaccio Chris Hemsworth

Fedeli anche loro, le nostre eroine Cicale si sono recate al cinema, perché ormai è una legge non scritta, nel manuale d’istruzione immaginario delle loro vite: Chris e Tom avranno sempre e comunque i loro soldini. Sempre, tra le mani delle Cicale arriverà il biglietto, sempre in sala occuperanno un posto quando sullo schermo apparirà uno di quei due. Altrimenti, cari, come ce la costruiamo quella casa da sogno dove andrà a vivere lo spassosissimo quartetto? Senza i soldi dei due attori e senza la fidelizzazione delle Cicale non si può. No no.

Ma qui cambia un attimo lo scenario. Immaginatevi uno di quei terribili interrogatori, con la polizia (l’FBI o la CIA, che fanno più paura) mettono sotto torchio il più cattivo dei criminali. O quando lo fanno con un innocente, con il quale empaticamente soffriamo, per l’ingiustizia e il dolore a cui è sottoposto. Primissimo piano sugli occhi di Chris. Le Cicale che maldestramente gli puntano la lampada in volto, mentre tutto intorno si fa scuro e cupo.

chris hemsworth vanity fair 2

una scusa per guardare nell’azzurro intenso dei suoi occhietti

“Noi ti seguiremo sempre, qualunque cosa tu faccia. E lo sai. Perché sei bello da morire, perché hai quello sguardo furbetto. E perché nelle interviste ci piaci da impazzire. Ma una cosa: devi recitare sempre e comunque in qualsiasi cosa ti propongano?”

Minacciose, fanno zittire il povero Chris, che è ormai completamente alla loro mercé, non sapevo che cosa rispondere. Se vabbè, vi piacerebbe Cicalette.

Immagini apocalittiche a parte, è vero, Chris Hemsworth recita ovunque. Pare De Niro. Non ha paura di niente, sa mettersi in gioco. E noi lo apprezziamo, per carità. Ma attento a non esagerare, ti controlliamo con il nostro solito spirito ipercritico anche nei confronti di quello che ci piace tantissimo. Ad esempio te.

Ma adesso che, al nostro solito, ci siamo sfogate con i nostri abituali deliri, o Lettore, ci apprestiamo a quello che ci piace fare di più. Sviscerare, analizzare, ragionare. Il che, detto così, farebbe pensare a noi più come due streghe che due Cicale, ma tant’è.

Il cacciatore e la Regina di Ghiaccio: la trama (con spoiler)

Ravenna, regina malvagia che già aveva provveduto a far passare a Biancaneve le pene dell’inferno, riesce ad essere tremendamente crudele anche con sua sorella Freya, colpevole di essersi innamorata. Questo fatto apparentemente insignificante, in realtà la colpisce nella peggiore delle maniere perché lo specchio le ha detto che la bambina che Freya aspetta, è destinata a diventare la più bella del reame. E quindi [SPOILERONE MEGAGALATTICO] che fa, lei che unica e sola, nei secoli dei secoli, deve detenere tale primato? Pone fine alla vita della bambina in un rogo e fa credere alla sorella che l’assassinio sia avvenuto ad opera proprio del suo amato.

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Che bella la sorellanza!

Ecco qui l’antefatto, che porterà Freya a ricordarsi di avere dei poteri terribili e di poterli utilizzare nel modo più infame possibile. Delusa dall’amore e volendolo evitare come la peste, lo bandisce dal suo regno, e inizia a rapire ragazzini per allevarli come cacciatori. Gli dà vitto, alloggio, possibilità di realizzarsi attraverso la violenza e la gloria imperitura in questi regni fiabeschi ma devono assolutamente dimenticarsi di affetti e amori.

Eric e Sara, al secolo rispettivamente Chris Hemsworth e Jessica Chastain, non ci pensano proprio. O meglio, si capisce sin dal primo istante in cui compaiono che questi due saranno pellacce per la regina, con i loro occhi teneroni e il loro fascino che attecchisce reciprocamente. Sono i più belli e i più capaci, sono destinati a stare insieme. E così, appena possono si appartano, e appena si rendono conto che ci si può unire in qualche modo celebrano un matrimonio nel quale sono sposi, testimoni e celebranti.

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Ah, l’amour!

Freya ovviamente li scopre. Immediatamente. E cosa fa? Li separa a forza. Un muro di ghiaccio si alza tra Eric e Sara – no, la Cicala non ha pagato per ottenere che l’eroina della storia si chiamasse come lei. Giura. Fatto sta che la poveretta viene colpita alle spalle e muore, oltre la parete gelida. Segue un combattimento disperato, uno contro tutti in cui, al contrario dei cartoni animati giapponesi, dove i nemici aspettano educatamente che l’eroe affronti a turno tutti loro, i cacciatori si scagliano in massa su quel poveraccio di Chris, che finisce giù per un dirupo e infine in un ruscello. Da lì, nonostante le inevitabili cascate, le rapide e le rocce, il nostro approda sulle rive dell’ameno regno di Ravenna.

Sette anni dopo, Eric ha aiutato Biancaneve a liberarsi della perfida regina. Ma, nonostante tutte le vicissitudini, non ha dimenticato la sua Sara (qui è Claudia che scrive, tranquilli.) La pace e la serenità del bosco vengono tuttavia interrotte da due Nani (cui si aggiungeranno due Nane) che, aiutati da quello sfigato del Principe Azzurro, convincono il Cacciatore a mettersi sulle tracce dello Specchio. Inutile dirvi che parte una sorta di “road movie fantasy” di tolkieniana memoria, con tanto di visita nel covo dei cattivi. Nel mezzo di cammino, tuttavia, Eric/Chris non si ritrova in una selva oscura, bensì in una taverna dove scampa alla morte grazie all’intervento di un guerriero agilissimo e di estrema bravura: Sara.

il cacciatore e la regina di ghiaccio Chris Hemsworth

“Avevi detto che non mi avresti mai lasciata, avevi detto,” dice lei con occhi freddi come lame di ghiaccio, nel momento che entrambe le Cicale hanno preferito di più di tutto il film – a pari merito con la scena d’amore, ovvio.

“Ti ho vista morire,” risponde Eric.

“Ti ho visto fuggire,” ribatte lei.

Per farla breve, Freya ha ingannato la coppietta. Ha fatto vedere a Sara che Eric la abbandonava e, viceversa, al bel Cacciatore che la sua ragazza moriva. Nonostante ciò sia abbastanza evidente, Sara sembra non crederci (la protagonista, non la Cicala). Si accompagna al gruppo nella ricerca dello Specchio ostentando freddezza e distanza. Eric, ovviamente, tenta con battute e carinerie a riconquistare la bella guerriera e, ad un certo punto, pare che vi riesca. Anzi, pare che tutto riesca. Il gruppo ritrova l’artefatto magico, Eric e Sara si ritrovano, l’amore sembra trionfare…

E invece no. Freya giunge a cavallo di un bianco destriero e alla testa del suo esercito di cacciatori. Prende lo specchio e, orrore, Sara tradisce Eric affiancandosi alla Regina di Ghiaccio. Ma attenzione, Lettore: la bella amazzone scocca una freccia diritto nel cuore del Cacciatore facendo credere a Freya di averlo ucciso ma colpendo, in realtà, un ciondolo che lei gli aveva donato anni prima come prova e simbolo del loro amore.

Eric, convinto dell’amore della moglie, insegue assieme ai Nani l’esercito della regina. Da parte sua, l’evanescente Freya testa sulla sua pelle il venefico potere dello specchio. È il potente artefatto a rappresentare il vero villain del film. Al suo interno, difatti, si è rifugiato lo spirito ambizioso ed egoista della crudele Ravenna.

il cacciatore e la regina di ghiaccio Chris Hemsworth

La bionda prende suo malgrado le redini in casa della sorella, che soffre la condizione di subalternità in cui si è sempre sentita al cospetto della maggiore. Le diatribe familiari sono costrette ad acuirsi di fronte all’assalto di Eric e, dopo colpi, battute e magie, arriviamo al momento della resa dei conti. Costretta grazie alla magia dell’oggetto magico entro cui è rinchiusa, Ravenna dice la verità a Freya, svelandole di essere stata lei ad uccidere la bimba della sorella. La rabbia della Regina di Ghiaccio è enorme e, pur ferita dalla più potente sorella, aiuta Eric e gli altri cacciatori a sconfiggerla. L’epilogo, come nella migliore tradizione disneyana, è tutto un fiorire di alberi, fiori e frutta laddove la magia della Regina di Ghiaccio aveva cristallizzato tutto nel bianco ghiaccio. L’inverno è finito, l’amore trionfa e, finalmente, Eric può baciare la sua Sara.

Che cosa non quadra?

La prima cosa che viene da pensare, appena finito il film, è il perché mescolare tante cose tutte insieme, perché far fare ai personaggi cose senza un chiaro obiettivo, se non per movimentare una sceneggiatura altrimenti un po’ debole.

Eric e Sara, insieme ai nanetti, si muovono, camminano, combattono, con lo spettro dello specchio mai troppo chiaro allo spettatore. Tutte le avventure che gli capitano sono persino complesse da riassumere, sono troppe, e quasi nessuno è direttamente collegata ad un obiettivo. Il filo non si perde solo perché gli attori (più le attrici) sono in fondo bravi e perché tanto si sa dove si vuole andare a parare.

Ciò che manca, è la paura. Ci spieghiamo. Le fiabe sono racconti particolari. La loro origine è fosca, si perde nei miti e negli archetipi. L’eroe deve superare delle prove, scontrarsi con l’orrore di una matrigna crudele, di genitori che abbandonano i figli e di lupi e streghe che mangiano i bambini. Diventa adulto attraversando spettrali foreste, liberandosi da malvagi oppressori, tornando dal regno dei morti, spezzando maledizioni orribili. In Biancaneve tutto questo c’è: la matrigna invidiosa che, pur di liberarsi della figliastra, ordina che venga uccisa – e tu, Cacciatore, mi porterai il suo cuore dentro uno scrigno! – tuona la perfida Regina; la fuga nella foresta, l’incontro con gente estranea e misteriosa – i Nani, l’inevitabile mela avvelenata e la morte apparente, la sconfitta della Regina.

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Ebbene, nel Cacciatore questo non c’è. Manca il mito, la fiaba, l’archetipo cui far riferimento. Lo spin off del film di Saunders avrebbe dovuto, a nostro parere, far riferimento nella sceneggiatura a qualche mito del passato, scovato tra le pagine dei Fratelli Grimm, di Propp, di Perrault o, perché no, del nostro Italo Calvino. Una fiaba rielaborata e riadattata, magari, che contenesse un pizzico di quel sottile orrore che le popola. Forse sarebbe stata altrettanto scontata. Forse comunque non ci avrebbe soddisfatto ma, probabilmente, avrebbe mantenuto una organicità della trama che nel Cacciatore e la Regina di ghiaccio spesso pare mancare. Inoltre la confusione tra i miti, le storie e i riferimenti è forte. La sorella di Ravenna si chiama Freya e dice di aver ricusato l’amore dal suo cuore. Lo spettatore accorto – e colto, avrà sorriso al sentire il nome dell’implacabile e fredda regina. Freya, difatti, è la dea dell’amore della mitologia norrena e ci fa apparire quasi scontata la conversione al bene finale della sfortunata Regina…

La bravura di Jessica Chastain e Emily Blunt

il cacciatore e la regina di ghiaccio Chris Hemsworth

Brave, anzi bravissime. Jessica Chastain ed Emily Blunt si attestano da tempo come le attrici più amate tra quelle della giovane generazione hollywoodiana. La Chastain, che le Cicale chiamano “la donna più fortunata del globo terracqueo per aver lavorato nello stesso anno con Tom Hiddleston in Crimson Peak e Chris Hemsworth ne “Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio,” ha dato numerose prove della sua bravura, da Zero Dark Dirty a Interstellar, passando per The Martian; la Blunt, che rubò la scena ne Il diavolo veste Prada, è stata vista di recente nell’ottimo Sicario. Due attrici di razza, insomma, intense e bravissime che, anche laddove la sceneggiatura è un po’ carente, riescono a mettere del loro, rendendo più credibili ed umani i personaggi.

Chris, Chris, perché sei tu Chris Hemsworth?

Come già anticipato all’inizio dell’articolo, proprio perché non sappiamo davvero tenercela per noi, questa passione, Chris è uno degli elementi che più abbiamo apprezzato. Il film, anche definito dalla Cicala Claudia “Chris che fa cose”, gioca molto sia sulla bravura di tutto il cast che sulla bellezza e la presenza scenica del nostro cacciatore del cuore.

il cacciatore e la regina di ghiaccio Chris Hemsworth

Chris è agile, veloce, volante, sconfigge nemici. Allo stesso tempo Chris Hemsworth ama Sara (scusate, morivo dalla voglia di scrivere questa frase), quindi il suo personaggio dimostra di avere un animo tenero e innamorato. A smussare quello che potrebbe essere un cacciatore duro e puro, senza macchia e senza paura, interviene anche l’ironia. Eric sbaglia, sorride, si prende in giro, prende in giro. Purtroppo non lo fa mai fino in fondo, non fino a farci ridere veramente. Si tiene sempre su un ponte tibetano (ce n’è pure uno nel film, perdonate l’audacia), in bilico tra il lancio e la stasi.

Quello che dà un tocco al film è la sua figura e il suo sguardo, di nuovo della categoria ammazzacicala, come quelli del suo amichetto Tom Hiddleston. Certo, non basta per farne un film, ma basta alle Cicale per mettersi a posto con la coscienza e per non avere la sensazione di aver buttato i soldi del biglietto.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio è un film godibile, nel complesso. Pur con le gravi pecche di cui sopra, Il Cacciatore e la Regina di ghiaccio si presenta come un prodotto piacevole e divertente. Certo, se avesse avuto uno scheletro più solido sarebbe potuto uscire dalla nebulosa dei film mediocri in cui finirà senz’altro, ma del resto aspettarsi il capolavoro di fronte allo spin off di Biancaneve e il Cacciatore sarebbe stato ingenuo.

Le vostre Cicale ve lo consigliano in una serata pizza e film o quando, semplicemente, avete voglia di vedere per dure ore Chris Hemsworth sullo schermo. Che non è poco…

il cacciatore e la regina di ghiaccio Chris Hemsworth

Vostre,

Claudia e Sara

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