La fissa per lo smalto scuro, lo confesso, ha origini remote. Ha il sapore dei tardi pomeriggi invernali di fine Anni 90, quando vorresti essere già grande, adulta, e ancora non lo sei e alle sette e mezza di sera già devi essere a casa. Già. Tristezza. A trent’anni, alle sette e mezza vorresti già essere a casa, e invece magari stai facendo le corse disperate pregando che la tintoria non abbia già chiuso, imprecando mentalmente perché benzina ti toccherà farla domani mattina prima di andare a lavoro, vagando come un’anima in pena, occhi sbarrati, scarpe diventate oscenamente scomode e aria stravolta per il supermercato, cercando dell’insalata accettabile da mettere insieme per la cena, ché a quell’ora ma cosa vuoi trovare di decente?
E, direte voi, in tutto questo lo smalto scuro che c’entra? Apparentemente nulla, e questo sopra è stato solo un flusso di coscienza spontaneo e non previsto paragonando la mia vita di quindicenne alle soglie del Nuovo Millennio con la trentenne di oggi, o una captatio benevelontiae.
In verità tutto, perché, se ad una serata come quella appena descritta ci mettete pure che state andando in giro con lo smalto sbeccato, le cose peggiorano. Garantito. Vi ho già parlato dell’attenzione che nutro per la manicure, di come la faccio e abbia trovato la combinazione più soddisfacente di base + smalto + top coat.
Non vi ho parlato però delle mie abitudini in fatto di smalti, dei colori che preferisco indossare e via di seguito. È chiaro che sono regole solo mie, pensate per le mie mani, per il mio stile e per quello che è la rappresentazione che io voglio dare di me al mondo esterno.
Potrei dividere i miei smalti preferiti in 4 macro categorie. Non è che uso lo smalto rosso a Natale, il celeste pallido a Pasqua e il nero a novembre. Generalmente tendo a portare, sì, i colori scuri in inverno e quelli chiari e brillanti nei mesi estivi, ma non è affatto così scontato. Mi faccio la manicure circa tre volte a settimana – sempre dieci minuti prima di andare a dormire, verso Mezzanotte, e la scelta del colore dipende da fattori esterni quali l’ispirazione di qualche foto pescata sui giornali o, più tristemente, la prima boccetta che pesco nel cassetto. Eh sì.
Ma andiamo a mettere ordine nelle mie categorie preferite.
- I Rossi. Sottovalutati per anni, amati disperatamente poi. Dal Rouge Noir di Chanel al classico Rosso Natale. Li indosso in ogni stagione dell’anno.
- I Pastelli/chiari. Indossati prevalentemente nei periodi più caldi. Purché coprano la lunetta bianca dell’unghia indosso qualsiasi colore, con una predilezione per i lilla e i celesti.
- Gli scurissimi. Rouge Noir di Chanel, ma anche Orage, Vert Obscure, Provocation, Charivari, e Bar di Dior. L’ho detto nell’incipit di questo capitolo: nutro un amore viscerale per gli smalti scurissimi. Trovo che rendano la mano assolutamente chic ed elegante. Li amo con i contrasti creati da cappotti chiarissimi, panna, beige o rosa, o con gli scuri. Ispirata anche da alcune campagne pubblicitarie meravigliose – su tutte quella di Louis Vuitton con l’elegantissima Michelle Williams.
Negli ultimi due anni ho indossato spessissimo colori così scuri. Trovo che, con alcuni accorgimenti, come già detto, possano essere estremamente eleganti, ma riconosco anche che sono terribilmente infidi, alle volte. Per la ben nota legge di Murphy, infatti, più lo smalto è scuro più è semplice che vi si sbecchi. Non è solo questione di top coat ma di pura, semplice, sfiga. Se avete un appuntamento di una qualche rilevanza e indossate lo smalto scuro, le probabilità che vi si rovini o salti via qualunque cosa abbiate fatto, sono spaventosamente alte. Il top coat di Dior, mai abbastanza lodato, vi salva da questi inconvenienti, ma ci sono alcuni escamotage che, parimenti, potreste usare.
Di seguito, i miei accorgimenti per una manicure scura perfetta ed elegante.
- Unghie corte. L’unica forma che mi piace per le unghie è quella naturale, diritta ma leggermente arrotondata ai lati. La lunghezza delle unghie non deve superare di più di un paio di millimetri la punta dei polpastrelli. Non solo è la più comoda da mantenere, almeno sulle mie mani, ma vi evita di ritrovarvi con un’unghia cortissima e una lunghissima, cosa che aborro. Con unghie corte e ordinate, è più facile anche sfoggiare colori diversi.
- Smalto messo in maniera impeccabile. Con gli scurissimi, l’applicazione deve essere perfetta. Fondamentale è quindi utilizzare smalti con pennelli facili da utilizzare. I miei preferiti sono Dior (pennello largo e piatto), O.P.I. e Chanel.
- La qualità dello smalto è molto importante. Soprattutto gli smalti scuri devono avere una consistenza né troppo acquosa, né troppo densa. Il colore si deve stendere bene fin dalla prima passata, altrimenti la manicure verrà un orrore, ed i difetti, con colori così dark, si vedono il doppio se non il triplo.
- Amore per i contrasti. Adoro indossare gli smalti neri o cupi quando indosso cappotti chiari, magliette in pizzo bianco, camicie candide e con uno stile romantico.
(In foto, Chanel Charivari. Manicure fatta giovedì notte, scrivo di sabato).
Sdoganato dalle case cosmetiche rispetto ai nebulosi anni Novanta (Chanel ha festeggiato, proprio nel 2015, i vent’anni di uno degli smalti più belli di sempre: Rouge Noir), terribilmente chic se accostato a unghie non troppo lunghe e colori chiarissimi, basta dunque qualche accorgimento per essere indossato con facilità. Io non riesco più a farne a meno…
Claudia
devo dire che mi piacciono molto gli smalti scuri ma non ho mai il coraggio di acquistarne uno,sono una fanatica dei nude..!!!prima o poi ne acquisterò uno…. 🙂
Ciao!Beh, i nude sono bellissimi, eleganti, se si rovinano sulle punte si notano molto meno… 😉 tuttavia potresti iniziare da un bel rosso scuro tipo il mitico Rouge Noir di Chanel. Gli scurissimi su base rossa sono molto più facili da indossare rispetto ai grigi scurissimi, i blu scurissimi o i viola