Siamo a febbraio. Gli Oscar sono alle porte, le giornate sono ancora fredde ed è bello rinchiudersi al cinema, la sera. Poiché il mio sabato ideale è pizza e cena fuori, potete solo immaginare con quanta soddisfazione aspetti questo periodo dell’anno, sempre pieno di uscite interessanti. Ma veniamo al punto. Di seguito vi lascio la lista dei film che più mi incuriosiscono, quelli che attendo con ansia da mesi, ma anche quelli che sono al cinema in queste settimane e che proverò ad andare a vedere:
- Il caso spotlight
I film d’inchiesta, con i loro ritmi serrati, mi sono sempre piaciuti. Specie se, come questo, trattano tematiche delicate, di recenti scandali. La valanga di candidature e recensioni positive ottenute che l’accompagna non può che suscitare il mio interesse.
- Creed
Perché Rocky è un’icona della cultura pop, e Stallone ha preso la candidatura all’Oscar. E la morte di Apollo Creed, nel terzo Rocky, per me è stato uno dei grandi traumi cinematografici della mia infanzia – avevo forse cinque/sei anni, eh, non fate battute.
- Room.
Brie Larson, la protagonista, è candidata agli Oscar 2016 come migliore attrice protagonista. Ho visto il trailer, e l’ho trovato superlativo. Questo basta già a metterlo nella mia top ten dei film che assolutamente devo vedere. È vero che due minuti di trailer possono non essere indicativi di un film, ma l’intensità della Larson esce già da quei pochi frame che ho visto, e la storia, toccante ed intensissima, merita di essere vista.
- High Rise.
Ho sulla scrivania il romanzo da cui è tratto – Il condominio di J.G. Ballard. Quindi sarà una recensione da “pelo e contropelo,” sebbene io sia una fautrice del principio secondo cui libro e film sono due cose scisse: un’opera cinematografica deve necessariamente discostarsi in alcuni dettagli dall’originale cartaceo poiché, pur raccontando la medesima storia, si tratta di un prodotto diverso. L’interesse per quest’opera è andato crescendo. Le recensioni apparse finora mi hanno lasciata una grande curiosità addosso, così come i trailer, che ho trovato bellissimi. Ai posteri l’ardua sentenza (certo, se già ci fosse una data di uscita italiana sarei più contenta, ma tant’è).
- I saw the light.
Lo sapete che i miei attori preferiti sono tutti inglesi? È una domanda retorica. Ovviamente lo sapete adesso. Tra questi spicca pure Tom Hiddleston. Seguo con vivo interesse i lavori in cui si cimenta (definizione di vivo interesse: costringere il tuo fidanzato ad una sessione di 6 ore di visione continuativa della miniserie non tradotta in italiano chiamata Hollow Crown, basata sui drammi storici scespiriani Riccardo II, Enrico IV parte 1 e 2 ed Enrico V, sottotitolato, dove Hiddleston aveva la parte del principe Hal/Henry V). I saw the light, comunque, è il biopic del cantante country americano Hank Williams, genere che normalmente seguo con grande curiosità.
- Pride + Prejudice + zombie
Orgoglio e pregiudizio è uno dei miei libri preferiti di sempre e, leggendolo, mi innamorai disperatamente di Darcy. Come tutte, del resto. La sua confessione a Elizabeth è una delle più belle di sempre. Questo film, com’è ovvio, mi lascia perplessa. Potrebbe essere la peggiore delle idiozie o un capolavoro geniale. L’idea alla base è folle, e questo mi piace, il trailer mi lascia perplessa; le chiacchiere sulla produzione mi scoraggiano. Ma lo devo vedere, devo sapere com’è e solo allora vi dirò che ne penso. È comunque un film che devo vedere, non fosse altro che per poter giudicare un prodotto tanto strano.
- Captain America – Civil War
Perché sono anche nerd. Da quando esserlo non era figo per nulla, andare in fumetteria era una cosa da sfigati che andava tenuta nascosta come la peggiore delle malattie. Ragazzi, gli anni 90, di cui erano questo. C’era il Corvo in videocassetta mandato a rota, MTV era da poco sbarcata in Italia, Internet non c’era e chi leggeva i fumetti era guardato con schifo misto a sospetto.
- Carol
Con mio sommo dispetto, purtroppo questo film me lo dovrò vedere a casa, ma forse è, tutto sommato, un bene, perché potrei approfittare, anche qui, per leggere il romanzo da cui è tratto. Merita di essere visto sia per la sempre meravigliosa Cate Blanchett che per la bellezza dei costumi anni Cinquanta.
- Il cacciatore e la regina di ghiaccio.
Vi sarete accorti che non guardo solo il cinema espressionista tedesco. Mi piacciono le fiabe, mi piacciono i film in costume, adoro Emily Blunt dai tempi de Il diavolo veste Prada e poi c’è Chris Hemsworth. Bastano, come ragioni?
- The danish girl
Per Eddie Redmayne, che ho iniziato a notare dai tempi de Les Miserables, vale lo stesso discorso del punto 5.
- The hateful eight.
Perché Tarantino è uno dei miei registi preferiti prima che diventasse atrocemente mainstream, quando aveva fatto From dusk till dawn e poco altro. Presentato in pompa magna, con un mega cast, temo l’effetto tutto fumo e niente arrosto perché ho a cuore i registi e gli attori che mi piacciono, e se fanno qualcosa di sbagliato o di brutto o di non eccezionale, mi deprimo. Ma so anche che uno non può produrre sempre e solo capolavori. Che, all’interno di una produzione artistica, di qualunque tipo, c’è l’opera sublime, che passerà alla storia, e quella mediocre, normale. Insomma, capolavoro o buon lavoro? Di nuovo, ai posteri l’ardua sentenza.
Questi, dunque, gli appuntamenti che mi sono segnata sull’agenda per quanto riguarda il Cinema. So di aver tralasciato moltissimi titoli, e certo non andrò solo dieci volte a vedere film, ma questo lo dovete prendere come un piccolo vademecum senza alcuna pretesa, una mini lista cui si aggiungeranno decine e decine di altri titoli. Già sfogliando le riviste online di cinema mi appunto nomi (Brooklyn, Steve Jobs). A presto per gli aggiornamenti.
Claudia