La Captatio Benevolantiae delle Cicale verso Grazia
Il momento peggiore, quando si deve iniziare a scrivere un post motivazionale, è certamente l’incipit. L’inizio. La pagina bianca di word che ti aspetta, famelica. Quell’infinito istante in cui si pensa alle aperture da Nobel e poi ci si deve staccare subito dallo schermo perché squilla il telefono, oppure si capisce che Nobel non sarà, e si continua a scrivere ugualmente con la più spassosa delle verve. Tranquillamente, pacatamente, piano piano, come piace a noi. Per divertirci.
Il fatto è che noi Cicale – Claudia e Sara, piacere di conoscervi, siamo ragazze disperatamente normali. Per questo dovreste sceglierci. E anche perché Cicale è un nome infinitamente carino, non credete? Credetelo, senza pensate al martellante cantare imperterrito e estivo. Credetelo, fingendo di non sapere quello che vi stiamo per dire, ossia che che le Cicale umanoidi – noi – sono anche molto stonate.
Ma, oltre a questa ultima informazione vitale, chi siamo? Trentenni che si aspettavano di essere in un certo modo e si ritrovano in un altro, ma non per questo ci buttiamo in considerazioni meste e cupe – o, se lo facciamo, poi ci compensiamo con un gelato. O un anellino. O un libricino. O un ombrettino. O una gonnellina. Insomma, qualcosa che ci faccia stare meglio e via, che ci faccia rituffare nell’appassionante guerra fredda col mondo! – e quindi, le nostre rubriche preferite di Grazia.it non possono che essere http://www.grazia.it/moda e http://www.grazia.it/bellezza.
Appassionate di libri, con la fissa perenne di coordinare abiti, scarpe, trucco e gioielli; lettrici normali, che ancora ritagliano dai giornali – pure da Grazia, le foto degli outfit da sfoggiare, per cercare di ricrearli nel nostro armadio.
Pazze per i saldi, che si infervorano di fronte ad un paio di orecchini o al colore di uno smalto come di fronte ad un verso ben scritto, alla profondità di un testo. Non usciamo mai senza trucco, ma abbiamo sempre un libro in borsa. Non vi preoccupate per la borsa pesante e per la nostra schiena, a volte riusciamo a fare anche sport per rimediare.
Scegliere le Cicale sarebbe proprio un’idea furba perché…
Ma la vera forza, l’idea anche alla base di CicaleChic.it, nostro piccolo spazio di svago quotidiano, sapete qual è? Ebbene, volevamo un blog che fosse per persone normali – anche se sappiamo scrivere qual è senza apostrofo, ovviamente, mica è cosa da tutti, che credete. Perché siamo lettrici tipo noi per prime, e ci indispettiamo quando i blog diventano vetrine inavvicinabili di mondi patinati lontani come quelli degli eroi della Marvel. Perché a fine mese ci tocca fare i conti, come la maggior parte degli esseri umani di questo mondo. Perché il tacco è bello, ma non riusciamo a non dire che a fine giornata fa pure male. Perché andavamo all’Università e, sul treno, ci sedevamo vicino alle ragazze con gli outfit più belli – anche se, ve lo confessiamo, spesse volte stavamo in piedi, schiacciate contro le porte, più simili a geroglifici che a essere umani.
L’Università, dicevamo: isola felice in cui noi Cicale ci siamo conosciute, dove abbiamo studiato Storia con passione: come Indiana Jones (che, però, era archeologo), abbiamo appreso l’antica arte di saper cercare documenti. Nella vita vera, tale abilità è stata riciclata all’insegna della moda e del beauty, scovando lo smalto in edizione limitata, il saldo più succoso, riconoscendo il capo della stagione 2014 all’outlet.
E la scrittura? Oh, beh. Cara redazione di Grazia.it, ci dovresti scegliere solo per la nostra compulsiva grafomania. Scribacchiamo, noi Cicale, come i Russi nell’Ottocento di fronte ad un camino (con diversa fortuna, per ora). Lo abbiamo fatto sin da bambine, tentando versi di cui ora quasi ci vergogniamo e lo facciamo ora, sul blog, ma anche nel segreto dei nostri laptop.
Perché, quindi, non sceglierci? Perché non dare spazio a tanta candida normalità, a una tale voglia di andarvi a raccontare di beauty, vestiti e compagnia bella, a cotanto esercizio di (auto)ironia, ad un utilizzo dell’italico idioma così scorrevole ma a tratti maniacale? Perché?
Sceglieteci, daje!
Vostre,
Claudia e Sara
Ah, quasi dimenticavamo! E votateci, Lettori carissimi!