Se gli sconti ti mandano in crisi

Il problema, quando si entra in quella giungla piena di insidie che è la profumeria, è resistere alle tentazioni. E io, novella Ulisse, vi trascinerò anche questa volta con me alla scoperta dei pericoli annidati nel mondo beauty.

Partiamo con l’aneddoto. Poiché sono titolare di una tessera gold da Sephora, ho diritto per il mio compleanno ad un buono di 30 euro. Figata. Salti di gioia sulla sedia. Somma delizia.

Fino a poco tempo fa, la politica dell’azienda era chiara: potevo prendere un solo prodotto del valore di 30 euro. Non 40 né 50, nemmeno mettendo la differenza. L’anno scorso, dunque, mi ero regalata un fantastico rossetto di Chanel, il bellissimo “La Raffinée,” (una delle poche certezze nella mia pochette, o make-up bag, che fa tanto figo). Ma rosicai, e di brutto anche, perché avrei tanto voluto la bellissima palette “The Lolita” di Marc Jacobs, cui faccio la corte da quando il brand è approdato in Italia.

Quest’anno, però, la politica di Sephora è cambiata: i trenta euro di buono ci sono ancora, ma sono spariti i limiti nell’acquisto. È, semplicemente, uno sconto sullo scontrino totale. Ed io, che per un anno mi sono crogiolata nell’ipotesi di quale rossetto scegliermi come regalo, cosa avrò fatto di fronte a questa scoperta?

Lì per lì, lo confesso: ho detto “evvai, pago la The Lolita venti euro. Finalmente è mia.” Ma per fortuna, doveva ancora arrivarmi a casa la cartolina col buono sconto, e sono riuscita a pensare e a farmi alcune, necessarie domande, che qui riporto.

  1. Cosa mi manca?

Eh, si vede che sto invecchiando. Purtroppo, per la ben nota legge secondo cui “se hai uno sconto che potresti sperperare in oggetti superflui, qualcosa di essenziale ti mancherà,” mi era appena finito il contorno occhi. Ora, la zona perioculare di una ragazza di trent’anni che passa centordici ore al giorno di fronte ad un pc, è quantomeno provata. Non vi sto a dire che torno a casa con gli occhi che bruciano. Il contorno occhi è come l’acqua nel deserto, l’ombra ad agosto. Inderogabile. L’altro oggetto che cominciava ad essere secco, che più secco non si poteva, era il mascara. Per qualche strana anomalia, anche durante i periodi di più nera dipendenza, non ho mai accumulato prodotti per ciglia. Vuoi perché mi infastidisce l’idea di tenere aperto il più deperibile dei cosmetici senza usarlo, vuoi perché io da un mascara voglio solo e sempre una cosa: ciglia che, se le sbatto, provochino un tornado da qualche parte. Dunque, tornando a noi, mi servivano con una certa urgenza due dei prodotti indispensabili per ogni ragazza che si trucchi. Un contorno occhi e un mascara.

 

  1. Cosa voglio?

E certo. Mica mi sono messa un cilicio addosso e ho chiesto penitenza. Si trattava di un regalo di compleanno, atteso per dodici lunghi mesi. Un’occasione ghiotta per prendere qualcosa di bello, oltre che utile. E quindi, via di wishlist.

  1. Palette The Lolita di Marc Jacobs. Packacing elegantissimo, colori neutri ma un bel marrone intenso. La voglio da tempo immemore.
  2. Chocolate Bar di Too Faced. Altra meravigliosa palette, recensita benissimo ovunque. Versatile, accattivante, divertente, bella
  3. Un mascara che faccia le ciglia belle, ma belle davvero. Infoltente, allungante, incurvante.
  4. Contorno occhi. Rovistare nel cassetto dei campioncini è sempre frustrante. I contorni occhi, poi, sono rari, perché spessissimo ne tengo qualcuno in borsa e, quando sono indecisa su quale acquistare, ne approfitto per provarli in mini size.
  5. Un rossetto. Io voglio sempre un rossetto o uno smalto. Di default. Sono i miei prodotti preferiti.

 

  1. Cosa ho?

La domanda più insidiosa di tutte. Ci vuole memoria e sangue freddo, per dirsi che la Lolita di Marc Jacobs a venti euro non aggiungerebbe nulla alla mia collezione. Che il marrone tanto bello che ho adocchiato, ce l’ho sicuramente. Ma una vocina sottile e crudele – o spendacciona, se così vogliamo chiamarla, mi suggerisce anche qui la soluzione. Anzi, la giustificazione. “Eh, la provi per testarla. Per vedere com’è questa marca. Non se curiosa?”

Come una scimmia, è la risposta. Ed allora comincio ad accarezzare l’idea che sì, forse una bella palette di Marc Jacobs, per compleanno…

 

Siamo vicini al baratro. Io ve lo dico. È come quella scena di Indiana Jones e l’ultima crociata, dove Indy – e qui metto la parola spoiler perché non ho fede nell’umana natura, quasi tocca con le dita il Graal. Deve resistere, o scivolerà nel baratro. L’archeologo più figo e scanzonato di sempre aveva suo padre, a convincerlo a non cedere. Io, la matematica.

La matematica. Giuro.

Ho rispettato il budget, preso carta e penna e ho incrociato tutte le possibilità: siccome il foglio di carta sui cui mi sono annotata i calcoli è finito appallottolato nel cestino, vi dovrete accontentare dell’elenco sottostante.

  1. Contorno occhi Hydra Life Dior + mascara Better Than Sex – Too Faced. (44,50 +23,50 -30 = 38,00)
  2. Contorno occhi Hydra Life Dior + palette The Lolita M. Jacobs (44,50 +53,50 -30 =68,00)
  3. Palette Lolita di M. Jacobs + mascara Too Faced (53,50 + 23,50 -30 = 47,00)
  4. Palette Chocolate Too Faced + contorno occhi (45,00 + 44,50 – 30 = 59,50)

 

Ho scelto la prima soluzione. La più utile e ragionevole, quello che la mente suggeriva – anche se il cuore scalpitava per una selezione di meravigliosi ombretti. Avrei potuto fare questo post corto almeno la metà di quello che è. Svelare subito la mia decisione finale. Ma ciò che mi premeva, era mettervi a parte delle insicurezze che ho avuto, delle mie indecisioni. È facile dire “spendete con criterio”. Ma a volte entriamo in un negozio e le percentuali ci confondono, gli sconti ci si parano davanti, accecandoci come gatti di fronte ai fanali di una macchina.

L’emotività negli acquisti va bene ogni tanto. Si può cedere alla borsa, al paio di scarpe, al rossetto, al cappotto, quello che volete. Ma, per fare degli acquisti oculati, è bene entrare in un negozio con le idee più o meno chiare di quello che si vuole avere e spendere. Una soluzione – la mia, momentanea e perfettibile, è quella di studiarmi le opzioni. Combinare. Di fronte alla parola scritta, alla sua ineluttabilità, la somma perde la sua astrazione e acquista significato.

Esempio: l’opzione più vantaggiosa, dopo la a) è la c). Palette + mascara alla somma di 47,00 euro. Solamente 9 euro di più dell’opzione a). Avrei salvato capre e cavoli ad un prezzo modico. Un oggetto che non mi serve e uno che invece mi è necessario. Ma poi avrei dovuto ripiegare su un altro marchio per il contorno occhi, essendo il brand escluso da promozioni in altre profumerie. Alle 47,00 euro spese, quindi, ne avrei dovute sommare almeno altre 40.

Dunque? Pensate. Organizzate. Controllate. Calcolate. O, almeno, provateci.

Claudia

 

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