Come sopravvivere alla mia collezione di make up parte 2: la strategia.

Gennaio è il mese dei buoni propositi. Delle liste disattese puntualmente. E io, come tutti, mi ostino a creare innumerevoli wishlist di ciò che dovrò/dovrei fare assolutamente nel nuovo anno.

La questione beauty, come già scritto qui, mi tocca particolarmente. Va risolta. Per questo ho deciso di darmi alcune regole – ferree, al fine di giungere a dicembre prossimo con una collezione di make-up equilibrata e normale, che non contenga al suo interno prodotti degni di indagini al carbonio 14 o materia per gli archeologi.

Ecco i punti che seguirò:

  1. Lista più o meno affidabile e più o meno dettagliata, divisa per categoria di prodotti, di cosa ho e di quanti secoli ha. Siccome sono pessima, anziché farla per iscritto, come la Ragione ed il Buon Senso vorrebbero, ho deciso di appuntarmela mentalmente, difettando del tempo e della voglia necessaria a catalogare tutto. Primo proposito toppato, alè!
  2. Controllo dello stato del prodotto. Consistenza, odore, colore. I prodotti in crema e/o liquidi si alterano più facilmente. Faccio dunque particolare attenzione allo stato degli eyeliner, agli ombretti in crema e ai gloss. Soprattutto i trucchi che vanno sugli occhi, se sono rimasti sepolti nei cassetti per troppo tempo, verranno cestinati senza pietà. Sarò spietata (dipende dal prodotto: certi lacrimoni mi scendono! e, finché non mi capita tra le mani, non lo butto.)
  3. Creazione della pochette con le cose da finire. Una volta che ho fatto mente locale su quanto posseduto e buttato i prodotti andati, tocca la parte più complessa.

Ho preso una pochette abbastanza grande e l’ho riempita con le cose che ho deciso di finire/make-up da tutti i giorni. Ciò mi fa risparmiare tempo la mattina perché, a meno che non mi alzi con un preciso look in mente, afferro la pochette e uso direttamente quello che c’è dentro.

  1. Pianificazione dei prossimi acquisti. Dai controlli effettuati, è emerso che blush e palette non dovrebbero entrare più nelle liste di cose da comprare per almeno mille anni. Questo è enormemente triste, soprattutto considerando che io trucco tutti i giorni soprattutto gli occhi. Per tentare di salvare capra e cavoli, e non dover passare la vita a truccarmi con roba vecchia, ho deciso quindi che ricomprerò un blush o una palette solamente quando avrò finito almeno due prodotti due cialde di questo tipo.
  1. Oggettività innanzi tutto. Ci sono delle cose che finiranno nel cestino nonostante tutti gli sforzi. Acquisti dettati dall’impulsività, palette che ho usato poco o niente persino nelle settimane immediatamente successive all’acquisto. Ombretti che, avendo colori vivaci ed accesi, uso meno e che, quando uso, bastandone una quantità infinitesimale per effettuare un trucco, probabilmente non finirò mai. Che fare in questi casi? Non lo so. Come ho detto, non ho la soluzione. Questo è un esperimento anche per me.

Una strategia potrebbe essere quella di “scegliere” il best of della collezione e usarla. Ciò mi permetterebbe anche di riscoprire lo smalto/rossetto/ombretto che avevo dimenticato di avere.

  1. Non è una punizione. La mia pochette giornaliera è composta per metà di prodotti da smaltire e, per l’altra metà, di cose nuove/seminuove. Non è che, colta dal raptus di liberarmi e finire le cose vecchie, faccio invecchiare quelle nuove né, come già ho ribadito, voglio smetterla con i trucchi.

 

Queste, dunque, le mie regole.

Com’è composta la pochette?

Prodotti nuovi:IMG_4945

  1. Chanel Perfection Lumiere, fondotinta.
  2. Dior forever compatto, fondotinta.
  3. Matita occhi Estee Lauder double wear, nel colore 06 “Sapphire.”
  4. M.A.C. Moon is blue, colourdrenched pigment.
  5. M.A.C. rossetto Captive, satin.
  6. Too faced, mascara “Better than sex.”
  7. Nabla, ombretto Mimesis.
  8. Estee Lauder, pure color envy nel colore 250, Quiet Riot.
  9. Diorshow fusion mono n. 631 Blazing, limited edition Natale 2015.
  10. Ysl, Rouge pur coutore the mats n. 207.
  11. Ysl Babydoll kiss and blush n.6.
  12. Dior Blush creame n. 845, cosmopolite pink.
  13. M.A.C., rossetto retromatte, All fired up.
  14. Dior Diorfic Mat, n. 750, Fabuleuse
  15. Dior, Rouge Dior brilliant n.775, Darling.
  16. Chanel Rouge Allure n. 102, Palpitante.

 

Prodotti da smaltire:IMG_4943

  1. Sketch di M.a.c. Ombretto velvet. Non descriverò gli eyeshadow di Mac, perché è pieno il web, e dubito che tre righe scritte da me possano apportare chissà che informazione. È uno dei miei ombretti preferiti di sempre.
  2. Urban decay gilde on pencil nel colore Bourbon. Ne avevo due, di queste matite, trovate nelle varie palette del brand. Una è passata a miglior vita centinaia di anni fa, l’altra è agli sgoccioli.
  3. Clinique even better concealer. Correttore senza infamia e senza lode. Copre abbastanza ma durante la giornata scivola via, in qualunque modo io tenti di fissarlo. Nonostante lo usi con frequenza, ancora non ne vedo il fondo. Non avendo particolari problemi di imperfezioni, a parte due occhiaie congenite, aspetterò che finisca per poi ricomprarne un altro – possibilmente il celeberrimo correttore di Laura Mercier.
  4. M.A.C. paint pot nel colore Let’s skate. Uso i paint pot e gli ombretti in crema tutti i giorni, sopra la base e sotto l’ombretto per intensificare il colore. Let’s skate, come potete vedere, è bello scavato e presto raggiungerà il Valhalla: temo che si seccherà prima che possa finirlo. Non è il mio paint pot preferito in assoluto, ma ha un buon posto nella top ten.
  5. Palette Dior “Trafalgar”, limited edition 2014. Questa palette è la dimostrazione che l’amore esiste. L’ho comprata meno di un anno fa, molto dopo che era uscita, ed il fatto che l’abbia consumata fino a questo punto vi fa capire quanto io la ami. È un acquisto recente e non dovrebbe essere tra i prodotti da smaltire, ma il marrone/violaceo in basso a destra è uno dei colori più belli che abbia mai visto ed ha una voragine al centro. Sono riuscita a creare con questi cinque colori tante di quelle combinazioni che neanche potete immaginare. Dalla foto non si vede, ma anche il rosa in alto a sinistra è molto scavato.
  6. Urban Deacay “Naked basic.” Comprata in un attimo di raptus, s’è rivelata una degna compagna. È bilanciata in maniera perfetta, ma raramente  la uso da sola. La accompagno a make-up colorati o comunque neutri ma intensi. Quando la finirò probabilmente la ricomprerò perché è infinitamente utile. (Ho la basic 2 ma, sebbene carina, non riesce ad essere versatile come questa).

    IMG_4908

    Che si nota che sono le mie palette preferite del momento?

  7. Naked Lunch di M.a.c. Ombretto frost luminosissimo, è un altro dei miei colori preferiti. Ogni tanto dimentico di averlo, poi lo riscopro ed è di nuovo amore.
  8. Lancôme Visonnaire, soin lissant. Per avere la pelle al top, ci vuole un prodotto adatto, una base che faccia durare di più il fondotinta. Essendo un prodotto liquido, ho deciso che non merita di marcire nel cassetto.
  9. M.A.C. blush “Dirty Plum,” limited edition “Liberty of London.” Questo è un pezzo da collezione di una delle più ispirate collezioni M.A.C. degli ultimi dieci anni. Per accaparrarmelo ho fatto carte false (ma avevo anche molto tempo libero, lasciatevelo dire). Comunque. Blush completamente opaco, freddo, invernale, bellissimo. Ne basta un pizzico per dare colore alle guance, ma basta un po’ più di pressione nel braccio e vi trasformerete in Heidi.
  10. Shiseido eyebrow styling compact. Prodotto per sopracciglia validissimo, pratico da usare, con bei colori. L’unico suo neo è quello di girare da troppo tempo per casa e di essere già scavato in più punti.
  11. Guerlain Gloss d’Enfer n. 201. Possibile che io abbia problemi a finire un gloss trasparente? Possibile.
  12. M.A.C. blush Pink Swoon Sheertone. Uno dei pochi blush cui abbia fatto il buco. Ed ho detto tutto.

Questo lo stato dell’arte ad oggi. Ogni mese, cercherò di aggiornare in una sorta di “diario di bordo” l’andamento di questo esperimento. Mano a mano che i prodotti finiranno (come sono ottimista!) tirerò fuori dai cassetti altri prodotti e via, fino alla fine.

N.B.

C’è un’altra categoria, che potremmo definire dei “fuori concorso”: si tratta di quei prodotti che finirò senz’altro, che ricompro in continuazione e di cui non ho dupe. Quindi correttore per occhiaie, fondotinta liquido e compatto, cipria, eyeliner nero. Loro non fanno testo, li ricompro a cadenza regolare.

Riuscirò a tornare ad una situazione di normalità? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Claudia

 

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